Versetti Biblici Su Communication
Bible verses about Communication
La comunicazione, nella sua forma più pura, è un dono divino, un ponte che collega cuori e menti. Le Scritture rivelano che una comunicazione efficace onora Dio e edifica gli altri. Esplorare i versetti biblici su questo tema illumina non solo come dovremmo parlare e ascoltare, ma anche l'impatto profondo che le nostre parole hanno sul mondo intorno a noi. Attraverso la comprensione dei principi di Dio per la comunicazione, possiamo coltivare relazioni radicate nella verità, nell'amore e nella grazia. Che questi versetti ti guidino a comunicare con intenzione, saggezza e uno spirito che riflette il cuore di Cristo, favorendo unità e comprensione in tutte le tue interazioni.
Versi Più Utili
Inizia il tuo studio con questi passaggi accuratamente selezionati
Il labbro veridico è stabile in perpetuo, ma la lingua bugiarda non dura che un istante.
"Ascoltaci, signore; tu sei fra noi un principe di Dio; seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri; nessun di noi ti rifiuterà il suo sepolcro perché tu vi seppellisca il tuo morto".
L’Eterno ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o figliuoli di Ruben, o figliuoli di Gad; voi non avete parte alcuna nell’Eterno! E così i vostri figliuoli farebbero cessare figliuoli nostri dal temere l’Eterno.
Scripture Passages
Intanto, il giovinetto Samuele continuava a crescere, ed era gradito così all’Eterno come agli uomini.
Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia, per commettere azioni empie con gli operatori d’iniquità; e fa’ ch’io non mangi delle loro delizie.
Non spostare il termine antico, e non entrare nei campi degli orfani;
E come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maestro di casa: "Conduci questi uomini in casa; macella, e prepara tutto; perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno".
Or due anni dopo avvenne che, facendo Absalom tosar le sue pecore a Baal-Hatsor presso Efraim, egli invitò tutti i figliuoli del re.
nei crocicchi affollati ella chiama, all’ingresso delle porte, in città, pronunzia i suoi discorsi:
poiché io proclamerò il nome dell’Eterno. Magnificate il nostro Iddio!
ha la perversità nel cuore, macchina del male in ogni tempo, semina discordie;
Ella sorveglia l’andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia.
Tutte le vie dell’uomo a lui sembran pure, ma l’Eterno pesa gli spiriti.
E i figliuoli di Giacobbe, com’ebbero udito il fatto, tornarono dai campi; e questi uomini furono addolorati e fortemente adirati perché costui aveva commessa un’infamia in Israele, giacendosi con la figliuola di Giacobbe: cosa che non era da farsi.
Egli andò dunque là, a Naioth, presso Rama; e lo spirito di Dio investì anche lui; ed egli continuò il suo viaggio, profetando, finché giunse a Naioth, presso Rama.
ma, se non me lo potete spiegare, darete trenta tuniche e trenta mute di vesti a me".
Ché le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne sugge il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro me.
e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte,
Nel giorno della mia distretta, io ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi, l’anima mia ha rifiutato d’esser consolata.
Succederà che, quand’io sarò partito da te, lo spirito dell’Eterno ti trasporterà non so dove; io andrò a fare l’ambasciata ad Achab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure, il tuo servo teme l’Eterno fin dalla sua giovinezza!
Lo stolto moltiplica le parole; eppure l’uomo non sa quel che gli avverrà; e chi gli dirà quel che succederà dopo di lui?
E Balaam rispose a Balak: "Ecco, son venuto da te; ma posso io adesso dire qualsiasi cosa? la parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò".
Essi dunque sconfissero quel giorno i Filistei da Micmas ad Ajalon; il popolo era estenuato, e si gettò sul bottino;
C’è chi, parlando inconsultamente trafigge come spada, ma la lingua de’ savi reca guarigione.
I beni del ricco sono la sua città forte; la rovina de’ poveri è la loro povertà.
L’anima dell’empio desidera il male; il suo amico stesso non trova pietà agli occhi di lui.
Gl’inviarono un rapporto così concepito: "Al re Dario, perfetta salute!
Parlò degli alberi, dal cedro del Libano all’issopo che spunta dalla muraglia; parlò pure degli animali, degli uccelli, dei rettili, dei pesci.
L’Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
Egli andò dunque là, a Naioth, presso Rama; e lo spirito di Dio investì anche lui; ed egli continuò il suo viaggio, profetando, finché giunse a Naioth, presso Rama.
Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere.
O Eterno, fammi conoscere la mia fine e qual è la misura de’ miei giorni. Fa’ ch’io sappia quanto son frale.
Dicevo: "Parleranno i giorni, e il gran numero degli anni insegnerà la sapienza".
Jonadab gli disse: "Mettiti a letto e fingiti malato; e quando tuo padre verrà a vederti, digli: Fa’, ti prego, che la mia sorella Tamar venga a darmi da mangiare e a preparare il cibo in mia presenza, sì ch’io lo vegga; e lo mangerò quando mi sarà pòrto dalle sue mani".
"Quanto a questa casa che tu edifichi, se tu cammini secondo le mie leggi, se metti in pratica i miei precetti e osservi e segui tutti i miei comandamenti, io confermerò in tuo favore la promessa che feci a Davide tuo padre:
Egli disse loro: "Udite, vi prego, il sogno che ho fatto.
ma se ci dicono: Venite su da noi, saliremo, perché l’Eterno li avrà dati nelle nostre mani. Questo ci servirà di segno".
E l’Eterno scese nella nuvola e gli parlò; prese dello spirito ch’era su lui, e lo mise sui settanta anziani; e avvenne che quando lo spirito si fu posato su loro, quelli profetizzarono, ma non continuarono.
Un giorno, gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su loro; e dissero all’ulivo: Regna tu su noi.
Pigliateci le volpi, le volpicine che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!
hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano,
giacché voi siete de’ fabbri di menzogne, siete tutti quanti de’ medici da nulla.
E dirai al popolo: Santificatevi per domani, e mangerete della carne, poiché avete pianto agli orecchi dell’Eterno, dicendo: Chi ci farà mangiar della carne? Stavamo pur bene in Egitto! Ebbene, l’Eterno vi darà della carne, e voi ne mangerete.
La Bibbia offre una profonda saggezza sulla comunicazione, evidenziando il suo potere di edificare o abbattere, di guarire o ferire. I versetti esplorati sottolineano l'importanza della veridicità, della gentilezza e dell'ascolto intenzionale, esortandoci a essere consapevoli delle nostre parole e del loro impatto. Vediamo una chiamata costante per un discorso grazioso, temperato con amore e condito con saggezza. Queste Scritture rivelano che una comunicazione efficace non è mera trasmissione di informazioni, ma riflessione del carattere di Dio attraverso le nostre interazioni. Che questi versetti ci ispirino a coltivare uno stile di comunicazione segnato da integrità ed empatia. Riflettiamo regolarmente sulle nostre parole e cerchiamo di essere vasi di pace e comprensione, costruendo relazioni più forti e onorando Dio attraverso ogni conversazione. In ultima analisi, una comunicazione consapevole e centrata su Cristo favorisce l'unità e riflette il suo amore al mondo.