Versetti Biblici Su Heaven
Bible verses about Heaven
Approfondire la Scrittura per comprendere il Cielo è un viaggio nel cuore delle promesse di Dio. Offre conforto, accende speranza e riorienta la nostra prospettiva terrena verso valori eterni. Esplorare i versetti biblici sul Cielo non è meramente un esercizio accademico, ma un passo vitale per afferrare la pienezza del piano di Dio per l'umanità. Attraverso questi versetti, intravediamo la bellezza indescrivibile, la pace perfetta e la gioia senza fine che attendono coloro che Lo amano. Comprendere il Cielo modella le nostre vite presenti, ispirandoci a vivere con scopo, compassione e fede incrollabile, mentre anticipiamo la nostra dimora ultima nella Sua gloriosa presenza.
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E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. E Dio disse:
Poi Dio disse: "Le acque che son sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l’asciutto". E così fu.
E Dio chiamò l’asciutto "terra", e chiamò la raccolta delle acque "mari". E Dio vide che questo era buono.
Scripture Passages
e servano da luminari nella distesa dei cieli per dar luce alla terra". E così fu.
E Dio fece i due grandi luminari: il luminare maggiore, per presiedere al giorno, e il luminare minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle.
per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che questo era buono.
E Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, i quali le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, ed ogni volatilo secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono.
Ma io stabilirò il mio patto con te; e tu entrerai nell’arca: tu e i tuoi figliuoli, la tua moglie e le mogli de’ tuoi figliuoli con te.
E l’Eterno discese per vedere la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano.
E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.
Le acque salirono quindici cubiti al disopra delle vette dei monti; e le montagne furon coperte.
le acque andarono del continuo ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a scemare.
E benedetto sia l’Iddio altissimo, che t’ha dato in mano i tuoi nemici!" E Abramo gli diede la decima d’ogni cosa.
giurando che non prenderei neppure un filo, né un laccio di sandalo, di tutto ciò che t’appartiene; perché tu non abbia a dire: Io ho arricchito Abramo.
Ed egli credette all’Eterno, che gli contò questo come giustizia.
ed egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo.
Tu vivrai della tua spada, e sarai servo del tuo fratello; ma avverrà che, menando una vita errante, tu spezzerai il suo giogo di sul tuo collo".
Ti servano i popoli e le nazioni s’inchinino davanti a te. Sii padrone de’ tuoi fratelli e i figli di tua madre s’inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!"
Il torrente di Kison li travolse, l’antico torrente, il torrente di Kison. Anima mia, avanti, con forza!
E l’Eterno stava al disopra d’essa, e gli disse: "Io sono l’Eterno, l’Iddio d’Abrahamo tuo padre e l’Iddio d’Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua progenie;
E Giacobbe si levò la mattina di buon’ora, prese la pietra che avea posta come suo capezzale, la eresse in monumento, e versò dell’olio sulla sommità d’essa.
E Mosè stese il suo bastone verso il cielo; e l’Eterno mandò tuoni e grandine, e del fuoco s’avventò sulla terra; e l’Eterno fece piovere grandine sul paese d’Egitto.
Così ci fu grandine e fuoco guizzante del continuo tra la grandine; e la grandine fu così forte, come non ce n’era stata di simile in tutto il paese d’Egitto, da che era diventato nazione.
E Mosè stese la sua mano verso il cielo, e ci fu una fitta tenebrìa in tutto il paese d’Egitto per tre giorni.
Uno non vedeva l’altro, e nessuno si mosse di dove stava, per tre giorni; ma tutti i figliuoli d’Israele aveano della luce nelle loro dimore.
Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che avran portato a casa, essa sarà il doppio di quello che avranno raccolto ogni altro giorno".
E Mosè edificò un altare, al quale pose nome: "L’Eterno è la mia bandiera"; e disse:
non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,
Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà.
Non fate altri dii accanto a me; non vi fate dii d’argento, né dii d’oro.
Quando l’Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli dette le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di Dio.
E l’Eterno si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo.
La vostra forza si consumerà invano, poiché la vostra terra non darà i suoi prodotti, e gli alberi della campagna non daranno i loro frutti.
ma voi l’Eterno vi ha presi, v’ha tratti fuori dalla fornace di ferro, dall’Egitto, perché foste un popolo che gli appartenesse in proprio, come oggi difatti siete.
E l’Eterno vi disperderà fra i popoli e non resterete più che un piccol numero fra le nazioni dove l’Eterno vi condurrà.
ci fu egli mai popolo che udisse la voce di Dio parlante di mezzo al fuoco come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo?
Non ti prostrare davanti a quelle cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, il tuo Dio, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che m’odiano,
Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto.
ma soltanto ne’ tuoi padri l’Eterno pose affezione, e li amò; e, dopo loro, fra tutti i popoli, scelse la loro progenie, cioè voi, come oggi si vede.
Vi metterete dunque nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segnale e vi saranno come frontali tra gli occhi;
Poiché, se osservate diligentemente tutti questi comandamenti che vi do, e li mettete in pratica, amando l’Eterno, il vostro Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi stretti a lui,
quando ciò ti sia riferito e tu l’abbia saputo, informatene diligentemente; e se è vero, se il fatto sussiste, se una tale abominazione è stata realmente commessa in Israele,
L’Eterno ti metterà alla testa e non alla coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidirai ai comandamenti dell’Eterno, del tuo Dio, i quali oggi ti do perché tu li osservi e li metta in pratica,
I versetti esplorati rivelano il Cielo come più di un semplice paradiso distante; lo dipingono come una realtà tangibile, un luogo di dimora preparato da Dio e uno stato di comunione eterna con Lui. Offrono scorci di bellezza inimmaginabile, gioia senza fine e una vita libera da sofferenza e peccato. Comprendere queste Scritture accende speranza, alimenta la nostra fede e orienta il nostro focus verso un futuro che supera di gran lunga tutto ciò che possiamo attualmente comprendere. Che questi versetti ispirino riflessione sul tuo viaggio terreno e su come le tue azioni possano allinearsi con la volontà di Dio, modellando ultimamente il tuo destino eterno. Considera come queste descrizioni del Cielo impattino la tua vita quotidiana, motivandoti a vivere con scopo, diffondere amore e sforzarti per la rettitudine, sapendo che una dimora gloriosa ed eterna attende coloro che credono. Che l'anticipazione del Cielo ti rafforzi durante le prove e ti guidi verso una vita di fede incrollabile.