Versetti Biblici Su Humility
Bible verses about Humility
Immergiti nel cuore dell'umiltà , un pilastro della crescita spirituale illuminato in tutta la Scrittura. Questi versetti offrono un cammino per comprendere la grazia di Dio e la nostra relazione con Lui e con gli altri. Abbraccia la saggezza contenuta in questi passaggi, permettendo che modelli la tua prospettiva e le tue azioni. La vera umiltà non è debolezza, ma forza sotto la guida divina, che favorisce empatia, compassione e una connessione autentica al mondo che ci circonda. Esplorando questi insegnamenti, possiamo coltivare uno spirito di servizio altruista e trovare una gioia profonda nel sottomettere il nostro ego alla volontà di Dio. Lascia che queste parole siano una guida nel tuo viaggio verso una vita piÚ umile e appagante.
Versi PiĂš Utili
Inizia il tuo studio con questi passaggi accuratamente selezionati
figliuoli di Jala, figliuoli di Darkon, figliuoli di Ghiddel,
Io correrò per la via dei tuoi comandamenti, quando mâavrai allargato il cuore.
Or quel giorno, un certâuomo di tra i servi di Saul si trovava quivi, trattenuto in presenza dellâEterno; si chiamava Doeg, era Edomita, e capo deâ pastori di Saul.
Scripture Passages
Mentre facevano la salita che mena alla cittĂ , trovarono delle fanciulle che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: "Eâ qui il veggente?"
E Mosè disse al popolo: "Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti dallâEgitto, dalla casa di servitĂš; poichĂŠ lâEterno vi ha tratti fuori di questo luogo, con mano potente; non si mangi pane lievitato.
E Aaronne vi brucerĂ su del profumo fragrante; lo brucerĂ ogni mattina, quando acconcerĂ le lampade;
E il pruno rispose agli alberi: Se è proprio in buona fede che volete ungermi re per regnare su voi, venite a rifugiarvi sotto lâombra mia; se no, esca un fuoco dal pruno e divori i cedri del Libano!
Poi diede questâordine al sacerdote Hilkia, ad Ahikam, figliuolo di Shafan, ad Acbor, figliuolo di Micaia, a Shafan, il segretario, e ad Asaia, servo del re:
Aver deâ riguardi personali non è bene; per un pezzo di pane lâuomo talvolta diventa trasgressore.
Non scoprirai la nudità di tuo padre, nÊ la nudità di tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità .
giacchĂŠ essi sono il tuo popolo, la tua ereditĂ , e tu li hai tratti fuor dallâEgitto, di mezzo a una fornace da ferro!
PoichĂŠ son percosso ogni giorno, e il mio castigo si rinnova ogni mattina.
una coppa dâoro di dieci sicli piena di profumo,
e convoca tutta la raunanza allâingresso della tenda di convegno".
Tu domi lâorgoglio del mare; quando le sue onde sâinnalzano, tu le acqueti.
Lâuomo accorto vede il male e si nasconde, ma gli scempi passan oltre e ne portan la pena.
Il sacerdote farĂ quindi stare la donna in piè davanti allâEterno, le scoprirĂ il capo e porrĂ in mano di lei lâoblazione commemorativa, châè lâoblazione di gelosia; e il sacerdote avrĂ in mano lâacqua amara che arreca maledizione
Che sai tu che noi non sappiamo? Che conoscenza hai tu che non sia pur nostra?
Sion lâha udito e si è rallegrata, e le figliuole di Giuda hanno esultato per i tuoi giudizi, o Eterno!
Fra una anno e qualche giorno, voi tremerete, o donne troppo fiduciose, poichÊ la vendemmia è ita, e non si farà raccolta.
Or dunque vaâ, e io sarò con la tua bocca, e tâinsegnerò quello che dovrai dire".
Offrirete questi sacrifizi, oltre lâolocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete degli animali senza difetti e vâaggiungerete le relative libazioni.
Io sono il compagno di tutti quelli che ti temono e di quelli che osservano i tuoi precetti.
Da questa metĂ ,
Qui finiscono le preghiere di Davide, figliuolo dâIsai.
Rimuovi da me il vituperio châio temo, perchĂŠ i tuoi giudizi son buoni.
Il loro cuore è denso come grasso, ma io mi diletto nella tua legge.
E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, lâanima del mio signore sarĂ custodita nello scrigno della vita presso lâEterno, châè il tuo Dio; ma lâanima deâ tuoi nemici lâEterno la lancerĂ via, come dalla rete dâuna frombola.
Il santuario avea venti cubiti di lunghezza, venti cubiti di larghezza, e venti cubiti dâaltezza. Salomone lo ricoprĂŹ dâoro finissimo; e davanti al santuario fece un altare di legno di cedro e lo ricoprĂŹ dâoro.
Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sullâanima tua, onde non avvenga che tu dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno vedute, ed esse non tâescano dal cuore finchĂŠ ti duri la vita. Falle anzi sapere ai tuoi figliuoli e ai figliuoli deâ tuoi figliuoli.
E, come lâEterno avea predetto, portò via di lĂ tutti i tesori della casa dellâEterno e i tesori della casa del re, e spezzò tutti gli utensili dâoro che Salomone, re dâIsraele, avea fatti per il tempio dellâEterno.
E Mosè dette a sacerdote Eleazar il tributo prelevato per lâofferta allâEterno, come lâEterno gli aveva ordinato.
La fatica dello stolto lo stanca, perchâegli non sa neppur la via della cittĂ .
LĂ vogano le navi e quel leviatan che hai creato per scherzare in esso.
Affrettatevi a risalire da mio padre, e ditegli: CosĂŹ dice il tuo figliuolo Giuseppe: Iddio mi ha stabilito signore di tutto lâEgitto; scendi da me; non tardare;
E lâEterno passò davanti a lui, e gridò: "LâEterno! lâEterno! lâIddio misericordioso e pietoso, lento allâira, ricco in benignitĂ e fedeltĂ ,
e il quindicesimo giorno dello stesso mese sarĂ la festa dei pani azzimi in onore dellâEterno; per sette giorni mangerete pane senza lievito.
"Parla ai figliuoli dâIsraele e diâ loro: Quando sarete entrati nel paese che io vi do, la terra dovrĂ avere il suo tempo di riposo consacrato allâEterno.
e su queste cose stenderanno un panno scarlatto, e sopra questo una coperta di pelli di delfino, e metteranno le stanghe alla tavola.
Se uno vuol riscattare una parte della sua decima vi aggiungerĂ il quinto.
Giuseppe gli disse: "Questa è lâinterpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni;
per far risonare voci di lode, e per raccontare tutte le tue maraviglie.
Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue benignitĂ , perchĂŠ sono ab eterno.
In essenza, questi versetti dipingono un quadro potente: l'umiltĂ non è debolezza, ma forza. Non è autodenigrazione, ma piuttosto una onesta valutazione di se stessi in relazione a Dio e agli altri. Abbracciando l'umiltĂ , apriamo noi stessi alla grazia, alla guida e alla provvidenza di Dio. Queste Scritture ci incoraggiano a riflettere sui nostri atteggiamenti e azioni, interrogandoci su dove l'orgoglio possa subtilmente influenzare le nostre scelte. Lascia che questi versetti servano come promemoria continuo per coltivare uno spirito di umiltĂ in tutti gli aspetti della vita â le nostre relazioni, il lavoro e le aspirazioni personali. Mentre perseguiamo attivamente l'umiltĂ , invitiamo Dio a elevarci nel Suo tempo e secondo il Suo scopo, portando infine a un'esistenza piĂš appagante e centrata su Cristo. Sforzati di incarnare la mansuetudine e l'umiltĂ di cuore esemplificata da GesĂš stesso.