Versetti Biblici Su Sheep
Bible verses about Sheep
Esplorare il simbolismo delle pecore nella Bibbia offre profonde intuizioni spirituali. In tutta la Scrittura, siamo ripetutamente paragonati a pecore, creature note per la loro dipendenza e il bisogno di guida. Comprendere questa analogia ci permette di riconoscere la nostra stessa dipendenza da Dio, il nostro Pastore. I versetti sulle pecore illuminano la tenera cura, la protezione e l'amore incondizionato che Egli offre. Studiano questi passaggi, otteniamo una apprezzamento più profondo per il Suo sacrificio, la Sua costante vigilanza e la pace che deriva dal fidarsi della Sua guida. Che questi versetti ti guidino verso una relazione più stretta e intima con il Buon Pastore, che conosce e ama intimamente ciascuna delle Sue pecore.
Versi Più Utili
Inizia il tuo studio con questi passaggi accuratamente selezionati
Ma il re disse ad Absalom: "No, figliuol mio, non andiamo tutti, che non ti siam d’aggravio". E benché Absalom insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione.
E un uomo lo trovò che andava errando per i campi e quest’uomo lo interrogò dicendo: "Che cerchi?"
Cominciarono a fare que’ mucchi il terzo mese, e finirono il settimo mese.
Scripture Passages
Akis domandava: "Dove avete fatto la scorreria quest’oggi?" E Davide rispondeva: "Verso il mezzogiorno di Giuda, verso il mezzogiorno degli Jerahmeeliti e verso il mezzogiorno dei Kenei".
Oggi, se udite la sua voce, non indurate il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
E quell’uomo gli disse: "Son partiti di qui, perché li ho uditi che dicevano: Andiamocene a Dotan". Giuseppe andò quindi in traccia de’ suoi fratelli, e li trovò a Dotan.
Or dunque rifletti, e vedi quel che tu debba fare; poiché un guaio è certo che avverrà al nostro padrone e a tutta la sua casa; ed egli è uomo così malvagio, che non gli si può parlare".
E t’assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le alte e forti mura nelle quali avrai riposto la tua fiducia. Essa ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che l’Eterno, il tuo Dio, t’avrà dato.
settantaduemila buoi,
E Giosuè disse ai due uomini che aveano esplorato il paese: "Andate in casa di quella meretrice, menatela fuori con tutto ciò che le appartiene, come glielo avete giurato".
Or dunque rifletti, e vedi quel che tu debba fare; poiché un guaio è certo che avverrà al nostro padrone e a tutta la sua casa; ed egli è uomo così malvagio, che non gli si può parlare".
Ecco, ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch’io ve le meni fuori, e voi fate di loro quel che vi piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché son venuti all’ombra del mio tetto".
Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura delle tue pecore;
Lo prenderete sulla loro metà e lo darai al sacerdote Eleazar come un’offerta all’Eterno.
La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto dell’offerta agitata e come la coscia destra.
Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura delle tue pecore;
Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia.
E quelli risposero: "Non possiamo, finché tutti i greggi siano radunati; allora si rotola la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeveriamo le pecore".
E quando Giacobbe vide Rachele figliuola di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano fratello di sua madre, s’avvicinò, rotolò la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeverò il gregge di Labano fratello di sua madre.
Davide rispose: "Che ho io fatto ora? Non era che una semplice domanda!"
Voi mi sarete degli uomini santi; non mangerete carne di bestia trovata sbranata nei campi; gettatela ai cani.
e portaron via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli bambini, le loro mogli, e tutto quello che si trovava nelle case.
E Israele disse a Giuseppe: "I tuoi fratelli non sono forse alla pastura a Sichem? Vieni, che ti manderò da loro". Ed egli rispose: "Eccomi".
E Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di mandorlo e di platano; vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco delle verghe.
Sarai maledetto al tuo entrare e maledetto al tuo uscire.
Ecco, ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch’io ve le meni fuori, e voi fate di loro quel che vi piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché son venuti all’ombra del mio tetto".
Egli dominava su tutto il paese di qua dal fiume, da Tifsa fino a Gaza, su tutti i re di qua dal fiume, ed era in pace con tutti i confinanti all’intorno.
un capro per il sacrifizio per il peccato,
E il Levita che abita entro le tue porte, non lo abbandonerai poiché non ha parte né eredità con te.
Di questo fu informata Tamar, e le fu detto: "Ecco, il tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore".
un capro per il sacrifizio per il peccato,
In quel giorno il re consacrò la parte di mezzo del cortile, ch’è davanti alla casa dell’Eterno; poiché offrì quivi gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacché l’altare di rame, ch’è davanti all’Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie.
un capro per il sacrifizio per il peccato,
Israeliti e Filistei s’erano schierati, esercito contro esercito.
Absalom andò a trovare il re, e gli disse: "Ecco, il tuo servo ha i tosatori; ti prego, venga anche il re coi suoi servitori a casa del tuo servo!"
un capro per il sacrifizio per il peccato,
e portaron via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli bambini, le loro mogli, e tutto quello che si trovava nelle case.
E quell’uomo gli disse: "Son partiti di qui, perché li ho uditi che dicevano: Andiamocene a Dotan". Giuseppe andò quindi in traccia de’ suoi fratelli, e li trovò a Dotan.
un capro per il sacrifizio per il peccato,
In quel giorno il re consacrò la parte di mezzo del cortile, ch’è davanti alla casa dell’Eterno; poiché offrì quivi gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacché l’altare di rame, ch’è davanti all’Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie.
settantaduemila buoi,
Non offrirete all’Eterno una vittima che sia cieca, o storpia, o mutilata, o che ubbia delle ulceri, o la rogna, o la scabbia; e non ne farete sull’altare un sacrifizio mediante il fuoco all’Eterno.
Se si troverà nel tuo mezzo, in una delle città che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà, un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi dell’Eterno, del tuo Dio, trasgredendo il suo patto
I numerosi riferimenti biblici alle pecore offrono profonde intuizioni sulla nostra relazione con Dio. Dal confortante immagine del Salmo 23 di Dio come nostro pastore, che ci guida e provvede per noi, alla parabola di Gesù della pecora smarrita, che evidenzia l'incessante ricerca di Dio per i smarriti, questi versetti dipingono un vivido quadro di cura e preoccupazione divina. Essi sottolineano il nostro bisogno innato di guida, protezione e redenzione, rispecchiando la dipendenza delle pecore dal loro pastore. Riflettendo su questi passaggi, siamo invitati a esaminare la nostra stessa dipendenza da Dio, a riconoscere i nostri momenti di smarrimento e ad abbracciare il conforto e la sicurezza trovati nella Sua guida instancabile. Che noi, come pecore che seguono la voce del loro pastore, ci avviciniamo di più a Dio, fidandoci del Suo amore e della Sua guida per una vita di scopo e pace.